Se rispettiamo ciò che esprimono i nostri figli e cerchiamo insieme a loro una soluzione, anche loro imparano a rispettare i limiti delle altre persone. Se invece ne facciamo una questione di potere, anche loro più avanti gestiranno le cose in termini di lotta per il potere. Jesper Juul.

2013/05/28

Educazione e Pace. Maria Montessori. (II parte)

Ho parlato dell'amore. Il bambino ci ha fatto delle rivelazioni fondamentali, sull'amore. Nella natura osserviamo l'amore materno e familiare. Conosciamo certe forme d'amore, ma altre rimangono sconosciute a meno che qualcuno le riveli.
Il bambino ci ha fatto delle rivelazioni impressionanti dell'amore, collegate direttamente col lavoro. Noi conosciamo generalmente l'amore che ci unisce alle persone: è un amore passeggero. Ma dobbiamo pensare che lo spirito umano è legato a un amore che non è passeggero, che non cambia, non muore. L'uomo l'esprime dicendo che ama qualche cosa al di sopra della sua famiglia; parla dell'amore alla patria, dell'amore a Dio. L'uomo ha avuto un'intuizione di questa forma superiore d'amore, perché egli ha avuto nella sua anima un'intuizione di tutte le verità, ma generalmente non le ha applicate, mentre questo amore superiore è invece proprio e naturale nel bambino.
Questo amore è il fuoco essenziale senza il quale l'uomo non può esistere. Non è la tenerezza affettiva. Io vi dico che ho visto quest'amore, l'ho ammirato, l'ho chiamato: l'amore "all'ambiente". Che cosa significa questo? Che cos'è? Si dice che il bambino ama i colori e le cose belle, ma quando si vedono i colori e le belle cose, se ne ha una sensazione, ma non si sente amore. Non è l'amore, è un fenomeno sensoriale. A questa sensazione corrisponde il desiderio di possedere. Una sensazione non provoca soltanto un riflesso nervoso, ma anche un riflesso psichico.
Comunemente vedendo una cosa si pensa di possederla. Più l'uomo possiede, più vuole possedere. Tutti gli uomini cercano il possesso, siano essi ricchi o poveri: tutti! E questi non dobbiamo dirli uomini normali, ma considerarli uomini malati.
Esistono movimenti sociali volti a strappare le cose altrui. La tendenza al possesso è stata organizzata nella società. Nell'uomo adulto deviato noi osserviamo la tendenza al possesso, al potere, che non sono affatto quelle dell'uomo normale. Nel bambino deviato noi vediamo chiaramente questo desiderio di possedere: il bambino non cessa mai di chiedere, e più riceve, più vuole avere. E' il bambino che non lavora, che ha delle sensazioni, ma non possiede l'amore.
L'amore dell'ambiente è il segreto di tutti i progressi dell'uomo e dell'evoluzione sociale. Si manifesta nelle persone che hanno potuto sopravvivere, che hanno potuto mantenere la loro integrità, o l'hanno ritrovata in sé stessi. L'amore all'ambiente porta alla conoscenza, allo studio, al lavoro. Che differenza esiste fra l'amore che porta al possesso e l'amore che porta alla conoscenza?
L'amore spinge alla conoscenza, a un contatto tra la cosa amata e lo spirito che conduce alla produzione: appaiono il lavoro, la vita, la normalizzazione. L'amore porta allo studio delle cose che ci sembrano ripugnanti. Negli Stati Uniti un uomo aveva un simile amore per i serpenti e si dedicò allo studio profondo della loro vita e delle loro abitudini. L'oggetto dell'amore non conta: è l'amore che porta all'attività intelligente, alla produzione, al lavoro dell'uomo sulla terra. Tutti i prodotti della civiltà sono il lavoro dell'uomo. Ogni nuova cosa che esiste è prodotta dall'uomo che ha amato il suo ambiente: il pane, le case, i mobili ecc. Tutto quello che abbiamo nel nostro ambiente sociale è il risultato di una forma di lavoro.
Gli uomini che hanno potuto sentire l'amore, sono uomini privilegiati. Quando avviene una comunicazione tra un oggetto e lo spirito dell'uomo, qualche cosa di molto profondo si risveglia: la dignità dell'uomo.
L'amore è l'istinto-guida dell'azione. Anche nell'animale si risveglia questo istinto. Se nell'uomo non si sveglia egli non avrà una vita normale. Invece dell'interesse del lavoro, sentirà la fatica; al posto dell'amore l'odio. La fatica e l'odio sono le tenebre del possesso che oscurano l'intelligenza. Gli errori vengono dall'odio.
Si insegna ad essere gentili, ad avere buone maniere: i bambini normalizzati amano, essi sono spontaneamente gentili tra di loro. Le regole della buona educazione divengono superflue là dove regna la raffinatezza spirituale; ma se questa manca, tutto si deve imparare. Le forme esteriori sono necessarie quando l'uomo è indurito e non è delicato. Tutto si deve imparare, tutto pesa su di noi, siamo degli schiavi; ci si insegna ad amarci reciprocamente, con sforzo. L'amarsi è impossibile dove regna l'odio.
Il potere e il possesso ci tengono nella schiavitù; e invece di una società umana, fondata sull'amore e la giustizia, nasce una società dove tutti gli uomini devono nascondersi dietro una maschera, per poter vivere. Il lavoro che dovrebbe essere una sorgente di gioia diventa un peso. Ricordiamoci del peccato originale: "Tu sei condannato a lavorare col sudore della fronte!"
Se l'uomo non fosse stato traviato - conseguenza di essere stato un bambino abbandonato e maltrattato - sentirebbe l'amore all'ambiente  e al lavoro. Sarebbe uomo normale. L'amore è una conseguenza non un punto di partenza. Non è il predicare l'amore che giova, non è la volontà che produrre l'amore: l'amore viene da una base di sanità morale.
Uomini eccezionali ci danno esempi di questo amore: così San Francesco d'Assisi.
Quando noi abbiamo intravisto l'uomo normale, abbiamo afferrato la possibilità del trionfo di un'umanità migliore, normale.
L'uomo sente un riflesso spirituale che lo eleva, che gli dà un'aureola: l'amore "all'ambiente". Un risveglio divino che lo spinge verso uno scopo mistico. La creazione della super-natura.
L'uomo deve conquistare la terra; se non è normale deve farlo mediante la lotta, l'odio, il dolore; se è normale egli vi troverà la felicità della vita, la salute. L'uomo deve obbedire alle Leggi della sua Vita, le quali, essendo nascoste, devono essere create.

tratto da: EDUCAZIONE E PACE. Maria Montessori.

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