Se rispettiamo ciò che esprimono i nostri figli e cerchiamo insieme a loro una soluzione, anche loro imparano a rispettare i limiti delle altre persone. Se invece ne facciamo una questione di potere, anche loro più avanti gestiranno le cose in termini di lotta per il potere. Jesper Juul.

2013/05/28

Educazione e Pace. Maria Montessori. (I parte)

Prima Conferenza.
Il Professor Jordan mi ha chiesto di non impartivi un insegnamento, ma di profittare di questo nostro incontro per stabilire un contatto spirituale con voi e per dirvi quello che io sento, vicina al bambino.
Vicina al bambino, io non sono una persona di scienza, una teorica; vicino al bambino non sono nulla e il più grande privilegio che io abbia nell'avvicinare il bambino è stato quello di non esistere, perché questo mi ha permesso di vedere ciò che non si vede quando si è qualcuno: piccole cose, verità semplici, riconoscibili appena si sviluppino e si compiano. E diverranno luce per meglio capire e comprendere il labirinto complicato della vita sociale dell'adulto.
Il bambino è un embrione spirituale che si sviluppa spontaneamente e, se lo si segue dal principio, egli ci può rivelare molte cose. La vita sociale d'oggi è molto complicata, piena di errori e contraddizioni incomprensibili.  E' questo il tempo delle tenebre, delle tenebre spirituali. La profezia: "Giorno verrà che saremo avvolti dalle tenebre" è diventata una realtà. I fenomeni che ci circondano restano impenetrabili; non si capisce più l'origine delle cose esteriori che gli uomini stessi hanno costruito o che stanno costruendo. Noi ci troviamo oggi in un mondo fatto meraviglioso dal contributo delle scoperte scientifiche. Mentre ci è dato di godere quasi di una luce esteriore, siamo invece circondati da tenebre spirituali.
L'uomo che ha poteri fuori e al di sopra della natura, l'uomo che vince le distanze, che è il padrone delle energie, è oggi un essere smarrito e terrorizzato. Si potrebbe dire dell'uomo odierno che egli è simile all'uomo sperduto nella foresta, che non ha paura delle cose visibili e degli animali nascosti, ma delle cose piccole, del rumore delle foglie e dei fantasmi. Egli sente il terrore delle cose che in realtà non esistono.
L'uomo ha bisogno di tranquillità spirituale e della pace: ha bisogno di luce.
Chi può dargli un poco di luce?
La lettura dei libri più moderni non ci dà idee chiare a questo riguardo. Quando si indagano le cause di fenomeni che ci circondano, si vede che si è operato un progresso enorme nelle conoscenze dell'ambiente. L'uomo si è impossessato di tutti i segreti della natura, e di tutte le sue energie. Ma vi è uno sconosciuto: e questo sconosciuto è l'uomo.
Possiamo ben affaticarci cercando di enumerare tutte le scoperte fisiche, ma quali sono le scoperte relative all'uomo, alla sua vita, alle sue finalità, agli errori e alla verità?
Non si ripete se non quello che ci è stato dato dalle intuizioni spirituali. Il mondo è cambiato, ma che cosa è cambiato nell'uomo, nei suoi sentimenti e nei suoi preconcetti?
L'uomo è uno sconosciuto, diciamo con le parole, che sono il titolo di un celebre libro: "L'uomo, questo sconosciuto".
L'anima dell'uomo è un enigma, l'anima dell'uomo che si trova incompresa in un ambiente ignorato. Nemmeno la psicologia è riuscita a chiarire, a illuminare. Essa non ha veduto che dei fenomeni staccati nel subcosciente e non ha visto l'essenza, la verità: l'interpretazione di fenomeni staccati non può decifrare l'enigma dell'uomo sconosciuto. Ma l'uomo sarà profondamente, in modo assoluto, uno sconosciuto? Io dico: no.
Debbo tuttavia aggiungere che l'uomo represso potrebbe rimanerlo per sempre. Non siamo noi che possiamo far conoscere l'uomo.
Bisogna ripetere sempre la stessa verità: il bambino solo può rivelarci i segreti della vita dell'uomo spirituale. E perché si possa accogliere questa rivelazione, occorre che noi adulti non esitiamo, che siamo vuoti, perché in questo vuoto entri il bambino e ci riempia.
Il bambino - embrione spirituale - si rivela a noi, adulti, per orientarci nel labirinto. Il bambino ci porta la luce nelle tenebre che ci circondano.
Qualcosa di analogo è avvenuto nella biologia. Come si può comprendere l'organismo, studiandolo nella sua compiuta totalità? Si è cominciato a comprendere l'organismo quando lo si è studiato nel suo sviluppo, quando si è potuto osservare con l'aiuto del microscopio la suddivisione delle cellule. L'Embriologia ha illuminato tutta la Biologia.
Le verità si apprendono con semplicità e generalmente la verità risiede nelle cose semplici.
E' difficile comprendere una società complicata, organizzata da uomini falsati e oppressi fin dal primo momento, condannati fin dalle radici della loro esistenza. Che cosa ci ha rivelato il bambino? Il bambino, quando viva in un clima di vita adatto, può mostrarci dei caratteri differenti da quelli che generalmente si conoscono. Esso ci dà le prove viventi che l'umanità può cambiare e migliorarsi fin dalle origini. Ma è necessario che il mondo degli adulti si trasformi: dobbiamo unirci, andare verso il bambino, aver fede in lui, costruire un "clima" adatto e trasformare noi stessi.
Il bambino allora ci permette la redenzione dell'umanità e potremmo dire che questa è la verità scientifica rappresentata dal simbolo mistico del Natale. Non bisogna più considerare il bambino come "il figlio dell'uomo", ma come "il creatore e il padre dell'uomo" il quale ci rivela una vita migliore e ci porta la luce! Il bambino, padre dell'uomo, il padre capace di creare un'umanità migliore. E' necessario, dunque, che offriamo al bambino i nostri servizi e che gli prepariamo un'atmosfera che possa soddisfare i suoi bisogni.
Noi potremmo allora osservare come si sviluppi il bambino in questo ambiente adatto. Io vorrei soltanto toccare qualche punto riguardante la nostra vita. Il bambino ci ha mostrato degli istinti, dei quali non conoscevamo l'esistenza. Egli ci ha rivelato un istinto fondamentale sorprendente: il lavoro. Noi non usiamo questa parola "lavoro" nel senso abituale. Il bambino ci dice che il lavoro non è una virtù, uno sforzo dell'uomo, non è la necessità di trovare i mezzi di vivere! Il lavoro è l'istinto fondamentale dell'uomo.
L'uomo può guarire le sue malattie psichiche lavorando; lavorando egli può guadagnare la vita spirituale. Il lavoro è il mezzo di guarigione di tutti i suoi difetti: alcuni caratteri che noi osserviamo nei bambini, non sono i caratteri normali dell'uomo. L'uomo è nato per lavorare: egli è caratterizzato dall'istinto del lavoro. Occorre rifare la nostra vita, perché in essa né il bene né il male sono veramente tali.
Si considera l'attaccamento affettivo come una buona qualità; l'obbedienza si ritiene la qualità morale per eccellenza; l'immobilità, l'immaginazione sono considerate come buone qualità, ma tutto ciò scompare col lavoro; e insieme spariscono l'incostanza, la pigrizia, la ribellione, la menzogna. Che cosa resta?
Resta l'uomo nuovo, senza i nostri difetti, l'uomo lavoratore, l'uomo guarito.
Questo uomo ha vere qualità: l'amore, che non è l'attaccamento; la disciplina, che non è la sottomissione; la possibilità di mettersi in rapporto con la realtà, che non è l'immaginazione. Il bambino ci dà la luce, ci mostra l'uomo nuovo, l'uomo morale e la vita semplice e uniforme perché la salute consiste nella semplicità e uniformità.

tratto da: Educazione e Pace. Maria Montessori.


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