Se rispettiamo ciò che esprimono i nostri figli e cerchiamo insieme a loro una soluzione, anche loro imparano a rispettare i limiti delle altre persone. Se invece ne facciamo una questione di potere, anche loro più avanti gestiranno le cose in termini di lotta per il potere. Jesper Juul.

2013/09/27

Imparare con le mani: uno strumento evolutivo


I bambini che a scuola usano il gioco manipolativo - cioè toccano e descrivono oggetti in base a forme, aspetto e dimensioni - acquisiscono competenze linguistiche più specifiche. Si esprimono meglio: sia a voce che nella scrittura. Le mani sono uno strumento evolutivo.

Maria Montessori, pedagogista italiana specializzata in psichiatria infantile sosteneva che solo se il bambino apprende anche attraverso le mani può sviluppare completamente la sua intelligenza, raggiungere un buon equilibrio psichico ed emotivo. Affermava anche che i movimenti delle mani stimolano la mente creativa.
Molti antropologi sostengono che sia stata proprio la mano a permettere all'uomo di diventare un "animale intelligente". Muovendo le mani, imparando ad usare per costruire attrezzi, sono nati i pensieri e poi, un po' alla volta, le parole.
Il ruolo della mano, nella nostra evoluzione, è stato di certo determinante: via via che le nostre estremità superiori imparavano a scolpire la pietra, a costruire utensili, il cervello doveva adeguarsi ai movimenti sempre più complessi delle dita, a controllarli, a saperli ripetere con esattezza.
Fu un fatto evolutivo importantissimo.
Portò a poco a poco alla specializzazione di importanti funzioni celebrali. Lo sviluppo graduale della coordinazione mente-mano favorì la formazione, a livello della mente cosciente, di percorsi mentali molto più elaborati: più le mani "imparavano", "parlavano", "si specializzavano", più la comunicazione tra le cellule si arricchiva.
Il cervello diventò sempre più capace di formulare operazioni complesse.
Di pari passo, nella corteccia celebrale, aumentava lo spazio destinato alle mani.


TRATTO DA: Sygil. La simbologia segreta delle mani by Simona Oberhammer